Nel mondo di oggi la società entra nei nostri corpi, influenza le posture, determina atteggiamenti, ci scuote, a volte ci appare opprimente, altre volte apre spazi e vie di fuga, strade possibili da percorrere per sentirsi nel pieno delle proprie forze. In questo senso l’esperienza del progetto L’avventura si ispira a questo slancio, queste forme d’iniziazione sull’ascolto al corpo, che esigono un dialogo costante tra l’abitante e tutto quello che lo compone e lo salva. Il gesto è qui inteso come la possibilità di muoversi fisicamente in ascolto del contesto, scoprendo, inventando e elaborando un nuovo corpo.
L’avventura assume il senso di un rito cittadino e popolare, nel quale si accumulano e si rispettano le varie diversità. In questa forma d’incontro mediata dal rispetto dell’altro, ogni individuo, chiunque sia, è messo alla prova secondo le proprie possibilità intese come punto di partenza per inoltrarsi in nuovi incontri e scoperte: dell’altro, dell’arte, dell’ambiente.